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La modernità di Maria Montessori svelata

By 23 Aprile 2012Gennaio 23rd, 2013Conferenze

La conferenza dell’Ing. Mario Valle è stata decisamente all’altezza delle aspettative: una riflessione appassionata ed appassionante sul valore della didattica montessoriana anche, e a maggior ragione, nella società attuale. Il cuore della relazione, con le bellissime slide che ne sono state filo conduttore, è in libera visione nel sito dell’Ing. Valle:

Il quotidiano locale Vallesabbia News ospita la nostra breve sintesi della serata:

Una cornice suggestiva affacciata sul lago. Uno scienziato visuale che si racconta. Un pubblico partecipe, a tratti affascinato. La municipale Sala dei Provveditori di Salò ha ospitato ieri sera le riflessioni dell’Ing. Mario Valle, che trascorre le sue giornate tra numeri, macchine e ricercatori provenienti da tutto il mondo. Ma i numeri hanno solo sfiorato leggeri la conferenza “Montessori è moderna. Parola di scienziato!”, che è stata essenzialmente lo sguardo privilegiato di un uomo di scienza sui cinque anni trascorsi dal figlio alla scuola primaria Montessori di Varese, grazie ai quali ha scoperto degli insospettabili punti di contatto fra la pedagogia montessoriana e il suo lavoro presso il Centro Nazionale Svizzero di Supercalcolo (CSCS). Maria Montessori è moderna perchè le sue idee poggiavano su solide basi scientifiche già un secolo fa, ma lo possiamo capire solo se osserviamo la logica con cui ciascuno dei suoi celebri materiali, da molti considerati precursori del design, è stato pensato; in definitiva, solo se sappiamo spingerci oltre le seggioline basse riusciamo a vedere la validità intrinseca del suo metodo. Nelle scuole Montessori i bambini pensano con le mani; la manipolazione aiuta a figurarsi mentalmente il movimento degli oggetti, requisito impiegato quotidianamente dallo scienziato che simula al computer il flusso d’acqua di una turbina. L’educazione cosmica montessoriana è l’antitesi del sapere a silos, e allena la mente dei bambini a collegare i diversi campi della conoscenza umana. La concentrazione del bambino alle prese con una disposizione di linea del mille sul pavimento dell’aula o con l’annaffiatura di una pianta predispone alla capacità di immergersi profondamente nel proprio lavoro, capacità di cui nelle nuove generazioni si riscontra una crescente carenza che da anni impensierisce gli operatori del mondo della scuola. L’entusiasmo contagioso dell’Ing. Valle non è nato a priori per convincere circa la validità del metodo Montessori; è uno sguardo sorpreso per la modernità che vi ha colto. L’associazione Il Sassolino di Roè Volciano promuove l’ideale prosecuzione del dibattito nato in coda alla conferenza dando appuntamento a sabato 28 aprile, ore 20:30, sempre a Salò presso la Sala dei Provveditori, per l’incontro “Bambino re-tiranno o bambino al centro? Il metodo Montessori per la scuola primaria” tenuto da Chiara Bonazzoli, maestra, supervisore didattico e formatrice di lunga esperienza.

Ci auguriamo che le molte curiosità – e qualche preoccupazione – avanzate da alcuni genitori di nativi digitali nel dibattito conclusivo possano trovare risposta in un prossimo appuntamento con l’Ing. Valle: la sua simpatia e la semplicità nell’argomentare concetti spesso astrusi ha colpito nel segno, e siamo sicuri che saprà offrirci spunti interessanti ragionando sul rapporto tra i nostri figli e le nuove tecnologie.

Nei prossimi giorni saremo in grado di caricare una ripresa video della conferenza: seguiteci!

Una cornice suggestiva affacciata sul lago. Uno scienziato visuale che si racconta. Un pubblico partecipe, a tratti affascinato. La municipale Sala dei Provveditori di Salò ha ospitato ieri sera le riflessioni dell’Ing. Mario Valle, che trascorre le sue giornate tra numeri, macchine e ricercatori provenienti da tutto il mondo. Ma i numeri hanno solo sfiorato leggeri la conferenza “Montessori è moderna. Parola di scienziato!”, che è stata essenzialmente lo sguardo privilegiato di un uomo di scienza sui cinque anni trascorsi dal figlio alla scuola primaria Montessori di Varese, grazie ai quali ha scoperto degli insospettabili punti di contatto fra la pedagogia montessoriana e il suo lavoro presso il Centro Nazionale Svizzero di Supercalcolo (CSCS). Maria Montessori è moderna perchè le sue idee poggiavano su solide basi scientifiche già un secolo fa, ma lo possiamo capire solo se osserviamo la logica con cui ciascuno dei suoi celebri materiali, da molti considerati precursori del design, è stato pensato; in definitiva, solo se sappiamo spingerci oltre le seggioline basse riusciamo a vedere la validità intrinseca del suo metodo. Nelle scuole Montessori i bambini pensano con le mani; la manipolazione aiuta a figurarsi mentalmente il movimento degli oggetti, requisito impiegato quotidianamente dallo scienziato che simula al computer il flusso d’acqua di una turbina. L’educazione cosmica montessoriana è l’antitesi del sapere a silos, e allena la mente dei bambini a collegare i diversi campi della conoscenza umana. La concentrazione del bambino alle prese con una disposizione di linea del mille sul pavimento dell’aula o con l’annafiatura di una pianta predispone alla capacità di immergersi profondamente nel proprio lavoro, capacità di cui nelle nuove generazioni si riscontra una crescente carenza che da anni impensierisce gli operatori del mondo della scuola. L’entusiasmo contagioso dell’Ing. Valle non è nato a priori per convincere circa la validità del metodo Montessori; è uno sguardo sorpreso per la modernità che vi ha colto. L’associazione Il Sassolino di Roè Volciano promuove l’ideale prosecuzione del dibattito nato in coda alla conferenza dando appuntamento a sabato 28 aprile, ore 20:30, sempre a Salò presso la Sala dei Provveditori, per l’incontro “Bambino re-tiranno o bambino al centro? Il metodo Montessori per la scuola primaria” tenuto da Chiara Bonazzoli, maestra, supervisore didattico e formatrice di lunga esperienza.

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