Un metodo di gestione del conflitto all’altezza dei bambini.

Le scuole di Desenzano sperimentano il progetto pedagogico per la gestione dei conflitti.

L’Istituto Comprensivo Desenzano 1 in partnership con Fondazione Intro e Casa dei Bambini “Il Sassolino” organizzano un percorso di  formazione per insegnanti basato sul metodo “Litigare Bene®” elaborato da Daniele Novara che si rivolge anche a genitori e a coloro che si sentono vicini alle tematiche dell’attualità sociale.
Il progetto “I racconti della Panchina Rossa” viene presentato lunedì 16 ottobre presso l’auditorium A. Celesti in via Carducci, 6 a Desenzano del Garda
con un relatore d’eccezione: Daniele Novara, pedagogista e autore, ideatore del metodo “Litigare Bene®”, fondatore e direttore del CPP, Centro Psico Pedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti di Piacenza. Il metodo “Litigare Bene®” porta in evidenza come i bambini siano capaci non solo di apprendimento, ma anche di autoregolazione nei conflitti.  Il litigio è dunque un compito che i bambini possono assumersi: li aiuta a imparare qualcosa di loro, degli altri, del contesto.

L’esperienza quotidiana: “I racconti della Panchina Rossa” alla Casa dei Bambini.

Alla Casa dei Bambini “Il Sassolino” questo metodo porta i bambini sulla Panchina Rossa, attraverso i passaggi indicati dal CPP. Il primo intervento dell’adulto si identifica nel fare due passi indietro, che non significa disinteressarsi del conflitto, ma assumere un ruolo più leggero, di regia: predisponendo lo spazio e il tempo per permettere ai bambini di sostare nel conflitto – la Panchina Rossa, nel caso del Sassolino – sostiene l’ascolto reciproco, comunicando ai bambini fiducia nella loro capacità di scovare un accordo (che può anche non arrivare subito, o non arrivare del tutto). Questo metodo, dal carattere maieutico, richiede l’impegno degli adulti, ma dà grandi risultati: con il tempo i bambini silenziosi trovano il coraggio di far sentire la loro voce, i più forti lasciano spazio agli altri, i lamentosi smettono di chiedere la protezione dell’adulto, chi urla trova altre strada per farsi sentire, chi si arrabbia facilmente impara a dialogare.
Le ricerche di Daniele Novara dimostrano che quando l’adulto adotta il metodo maieutico, i bambini si accordano spontaneamente tre volte di più rispetto a quando l’adulto interviene secondo i vecchi metodi, dirigisti e invasivi. La repressione del litigio è una pratica di vessazione che crea – assieme ad altri fattori – carenze conflittuali nei futuri adulti (la fatica a relazionarsi con la mediazione della parola; la tendenza a vivere le emozioni senza filtri, come messi a nudo; l’identificazione della persona con il problema). Il bullismo trova proprio in ambienti falsamente coesi, nei quali i conflitti non sono esplicitati, un naturale terreno di coltura.
Tuttavia, gli adulti non riescono a mettere in discussione un approccio che inibisce nei bambini l’apprendimento di capacità relazionali, proprio perché gli adulti subiscono l’imprinting a loro volta ricevuto. Per gli educatori diventa allora fondamentale far emergere la propria storia personale, la formazione ricevuta, l’educazione implicita, i vissuti legati alla conflittualità e quelli che Novara definisce i tasti dolenti (vissuti infantili dolorosi, radicati nella nostra esperienza, che operano nelle situazioni conflittuali come nervi scoperti). Secondo Daniele Novara non è esagerato affermare che, in questo campo, è necessaria una vera e propria alfabetizzazione di adulti ed educatori, che passi in primo luogo per una rielaborazione simbolica.
La sperimentazione di “Litigare Bene®” nelle scuole di Desenzano
Il progetto prende vita da una prima fase, finanziata da La Cassa Rurale tramite il progetto “Incipit”, presso la Casa dei Bambini “Il Sassolino” di Gavardo e viene ora sponsorizzato da OMSI Trasmissioni SPA con l’obiettivo di accompagnare sul campo 40 insegnanti di scuola materna e primaria dell’Istituto Comprensivo Desenzano 1 e almeno 20 genitori nella sperimentazione di questo metodo. Beneficiari finali del progetto saranno circa 300 bambini.
La proposta del formatore del CPP, si arricchirà del know-how pratico sviluppato alla Casa dei Bambini “Il Sassolino” e sarà reso fruibile tramite video e altro materiale raccolto nella prima fase del progetto. Preliminarmente alla formazione sul metodo “Litigare Bene®”, gli insegnanti saranno coinvolti in due laboratori esperienziali con due focus propedeutici: sviluppare le capacità di osservazione dell’insegnante e riscoprire il carisma del ruolo educativo. Il coinvolgimento dei genitori sarà cercato tramite un workshop dedicato e un incontro finale di restituzione dell’esperienza che dia voce ai diretti protagonisti della sperimentazione: i bambini e gli insegnanti.

Il progetto nasce dalla convenzione fra Fondazione Intro e l’Istituto Comprensivo Desenzano 1, grazie al finanziamento di OMSI Trasmissioni S.p.a. e l’utilizzo del “Buono Scuola” della Carta Dei Docenti del MIUR che amplia le risorse utilizzabili.

La partecipazione è gratuita, è richiesta la prenotazione tramite EventbriteIscrizioni online: https://litigare-fa-bene-2017.eventbrite.it

Commenti

comments